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278 de iciarchia

ancora a sé? Quella emulazione per quale tu cerchi meritar fama e gloria sopra gli altri, viene da prestanza d’ingegno e generosità d’animo, e acquistila non con malignità, ma solo con virtù quale sede in te. E ben disse colui: in che sarà il re de’ Persi maiore omo di me, se io sarò iusto più di lui? Brutta iniustizia rapire ad altri quello che tu non li possa restituire. Se ’l nostro iciarco, omo bono e dotto, arà le condizioni richieste in lui, tutti lo ameranno, tutti seguiranno e’ vestigi suoi. Niuna invidia vi si avolgerà, niuna mala contenzione vi insurgerà: solo concerteranno a gratificarsi e benificarsi insieme. Questo farà che a ciascuno per sé qualunque degli altri sarà in luogo di padre e di fratello. E tanto sarà nella famiglia questo imperio glorioso quanto chi comanderà, e pari chi ubbidirà sarà migliore.

Niccolò. Non volsi interrumpere il dir tuo. Ed è vero: dove sia integro amore, ivi sarà comune ogn’altro bene. Pur cosa più facile a ragionarne che a ritrovarla oggi fra’ nostri costumi. E in tanta dissimilitudine quanta interviene fra questo buono e quello altrove vizioso, concedoti non può essere amore né vincolo fra loro comune che gli contenga in ferma benivolenza: non si può negare. E dicesti quello che doverebbono e’ maggiori, e quello che tornerebbe utilissimo a’ minori, e molto mi piacque. Ma vediamo; sequi, a fare che niuno de’ miei senta povertà, questo che tu contasti, Battista.

Battista. Io e più volte e non poco pensai a questo. E forse affermeresti ch’egli è difficile colla sola bontà superare la fortuna, sì che tu non senta le molestie sue; e vedesi che molti omini pur buoni per vari casi si levorono poveri quali erano posati a letto ricchi. A me veniva questo in mente: s’egli è bello in una famiglia vederli che nel vestire e’ paiano fratelli, molto più sarà quando con ogni officio di benivolenza si porgeranno coniuntissimi. E sarebbe indi forse non meno da lodarli quando e’ volessero ancora colle cose della fortuna aversi l’uno all’altro pari. El carico delle ricchezze tutto posto da un lato si porta con molto male assetto; e quando le ricchezze pervengono a pochi, raro che questi non diventino superchiosi e contumeliosi. Non però mi pare da privarne chi le possiede. Dicono che quanto io indugio a farti