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224 de iciarchia

cominciò per età esser maturo, egli essaminò in sé quello che e’ potesse, e quello che gli mancava, e quello che a lui si condiceva e da sé bisognasse astenersi, e a che industria, a che arte e disciplina e’ fusse più atto e da natura più inclinato, e delle cose degne qual fusse più da eleggere in sé. Così faremo noi e questo: disporremo l’animo virile e generoso, prontissimi a non recusar fatica o disagio alcuno per assequirlo. E stimeremo che niuna cosa sia tanto da fuggirla e temerla, non povertà, non dolore, non inimicizie, quanto il biasimo e infamia. La paura del biasimo, figliuoli, costudisce in noi la ragione, eccita la virtù, modera el discurso, adirizza le voglie nostre a buono e lodato fine. E sarà la summa de’ nostri pensieri, non in avere più roba, ma men vizi, o più stato o favore, ma meno arroganza, con più virtù e meno invidia. E proporrenci, quasi come legge destinata al viver nostro, al tutto posporre ogn’altra cosa alla virtù.

Simili adunque saranno circa tutto l’ordine della vita e’ pensieri nostri. Le cose particulari in molta parte pendono da’ tempi, luoghi e condizione delle persone, e per questo saranno qui e’ pensieri nostri per sua natura più da chiamarli consultazione per intendere e assequire il meglio, che da iudicarli instituto determinato e quasi posto come segno certo, immobile, dove ogni nostro desiderio s’adirizzi. Dicono: «chi non sa pensare quanto basti, non saprà fare quello che bisogni». Fra le cose buone molti populari stimano le voluttà, e non pochissimi le ricchezze, alcuni le dignità. Que’ ch’hanno l’animo più generoso appetiscono l’onore, gloria, posterità. Circa tutti questi simili pensieri mommentani si danno alcuni precetti utili e da non li preterire. La cogitazione nostra civile non è altro che discurso di mente, per quale tu repeti le cose note a te, e compari le similitudini loro con quelle che sono testé qui presente, e indi argumenti quello che possa avvenirne; e questo si chiama prudenza, quasi providenza onde sequita contro al mal la cauzione, e, quanto al bene, l’ordine e modo a consequirlo. E dicono che la prudenza si è un muro tutissimo, quale non si può con macchine prosternere, né con perfidia e tradimento superare. El vero fundamento della prudenza si è la buona mente, e ben maturata e ben essaminata ragione. La pravità disvia il