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libro secondo 221

quali sono iusti, liberali, magnifichi, magnanimi, prudenti, constanti, e in tutta la vita ben retti dalla discrezione e ragione. A questa imitazione sussegue el vero buon costume, quale in sé non è altro che pura onestà retta con certo riguardo, e destinazione d’animo parato fuggire ogni biasimo, e pronto di gratificare a tutti contribuendo e accomodando a ciascuno secondo el poter suo e secondo e’ meriti loro, e massime dove e quando l’opera sua giovi alla patria sua. E sarà ben costumato chi sequirà quanto da lui richiede il viver civile e la buona disciplina e religione de’ suo’ maiori. E in prima costui così costumato, per osservare in sé quanto richiederà la onestà, non recuserà fatica, non schiferà disagio, non fuggirà periculo alcuno per satisfarli. E quel che molto porge suave e gratissima la presenza dell’omo costumato si è la modestia, mansuetudine, umanità, equabilità, affabilità in gesti, detti, fatti, accommodati, accetti e grati. Bella cosa la virtù, giovani: bella cosa la bontà!

Chi mai potrebbe raccontare quanta sia differente la vita dell’omo bono a quella del non buono. L’omo bono fra’ suoi privati cittadini sarà sopra gli altri reputato, e in le faccende publiche raro sarà posposto agli altri. Vederassi amato da tutta la multitudine, frequentato, richiesto, e appresso qualunque lo conoscerà, riporterà ottima grazia. L’omo, contro, non buono, dato alle voluttà e ozio, desidioso, inerte e pieno di cupidità, vive tedioso in sé, negletto, abietto, svilito dagli altri. Fuggono e’ cittadini apparentarsi con lui, fuggono crederli, fuggono ogni sua pratica, non lo vorrebbono per vicino. Onde con questa sua mala disgrazia el misero omo rimane escluso da ogni onestamento e aministrazione publica, nulla reputato.Rursusl’omo bono gode nel far bene, dilettagli il pensare alle cose oneste, dassi alle cose molto lodate, falle con ottima speranza di felice successo col favor degli omini e ancor di Dio, a cui piace le cose ben fatte, e acquistane premio incomparabile, cioè gloria e immortal fama. Questa memoria in sé lo rende beato in tutta la vita e quinci gode quando e’ fece cosa onde e’ meriti bene da’ suoi, dalla patria, dal numero de’ mortali. Niuno diletto, niuna iocundità in vita dura continuo eccetto che ’l far bene. El vizioso, contro,