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214 de iciarchia

sarà per sé maggiore che qualunque premio si possa mai sperare alle nostre fatiche, se ben cavassi tesoro ascoso e inchiuso in qualche muro di casa tua; però che l’oro non potrà essere utile a te, se prima in altri non viene qualche voglia o bisogno pel quale tu commuti l’oro tuo coll’opere e cose sue. La dottrina testé qui mentre che tu la sequiti, e poi sempre quando tu l’arai compresa, sempre sarà tua, utile a te testé e in tutta la vita tua. E quanto vi porrai studio, tanto di presente ti s’accresce per lei felicità, e dì per dì ti si rende più pronta e molto facile. Poi non ti può essere rapita, continuo ti sta in seno, in parte niuna ti dà gravezza, e possedila senza niuna sollecitudine. L’altre cose adoperate scemano: questa una solo, dono agli omini dato da Dio, continuo diventa maggiore e di più pregio trattandola. Vuolsi adunque con virilità d’animo continuo profferirsi e adoperarsi per acquistar dottrina, cercando, frequentando omini e cose onde tu ritorni a casa più dotto, e vuolsi perseverare in questa assiduità. Oggi benché poco sia quello che tu imparasti, domani saprai quello che tu non sapevi iersera, e in molti dì saprai molte cose, e chi sa molte cose, costui si rende in questo molto superiore agli altri. Reverisconlo e maravigliansi di lui. Seguiamo adunque, giovani, questa utile e degnissima impresa, dedichiànci a questo studio, ma più confermiànci a nulla recusar fatica per esser dì per dì quello che noi non eravamo, e facciam sì che questo dì giovi agli altri giorni che verranno, a noi e a’ nostri. Seguiamo cercando sempre ciascuno da sé e pari co’ pari e tutti insieme cose ottime e lodate, e perseveriamo e imitando e ottemperando a chi prima le trovò. Nella vita dell’omo lo essercitarsi in qualunque cosa rende la via ad acquistarvi lode e fama ogni di più aperta, equabile e luminosa. Chi conosce il bene e amalo quanto e’ merita, e fra le cose ottime ama le più degne, costui pospone tutte l’altre men degne, e tanto gli diletta quello ch’egli acquista con sua diligenza, quanto e’ si vede per questo differente da quello che egli era, e differente da quello che sarebbe sanza questo ornamento. O giovani studiosi, Dio buono, beati voi quando qui e quivi e dirimpetto sederanno mille e mille e più volte mille omini in teatro o in qualche altro