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libro primo 199

come gli altri ben consigliati, esci di questo covile, pròvati con l’arme in melizia, navica, cerca con qualche industria vivere altrove onorato. Chi non cerca il ben suo, non lo cura: chi non lo cura, non lo merita. Questo non mancherà che tu tornerai con qualche cognizione di più cose e notizia di più omini e costumi, saratti onore. Almeno proccura le semente, e’ lavori, le ricolte; piglia piacere de’ posticci, nesti, frutti, pecugli, ape, palombi e altre delizie della villa, opere senza invidia, piene di maraviglioso diletto, utili alla sanità, utili a fuggire questa dapocaggine e torpedine in quale niuno buon pensiere vi può capere. Udite l’oraculo d’Apolline, giovani. Tu che ora atto ad acquistarti prospera fortuna, ma abandonato non da altri che da te stessi, recusi fare quello che fanno molti di condizione pari o migliore di te e veggonsene lodati, te troverrai vecchio, grave, inutile agli altri ma in prima a te, abbandonato, rifiutato da tutti, pallido pel freddo, vizzo pe’ disagi e fame, colle ciglie ispide, colla barba setosa, piena di sucidume e fetore, co’ panni laceri, muffati, sfidati; e converratti per sustentarti essere simile a’ gaglioffi; vedera’ti sfastidito, odioso a tutti e a te stessi. Non aranno allora in te luogo i ricordi nostri. Mancheratti ogni cosa; persino le lacrime al gran dolore tuo ti mancheranno. O miseria! Ehi, miseria sarà la tua miserabile!

Giovani, non dico questo per notare simile mancamento in alcuno di voi. Dio proibuisca tanta calamità! Anzi mi rallegro, ché spero imprima per vostra propria volontà e bontà a nullo vorrete non molto meritare della virtù vostra. E forse ancora questi nostri ricordi in qualche parte gioveranno. Dicea quel savio: «Colui si porge veramente buono quale per sé ama e segue il bene. Prossimo a questo sarà chi ascolterà e sequirà i buon ricordi e amonimenti d’altrui. Ultimo, chi né per sé mosso né da altri commosso ed eccitato si perduce in la via lodata, costui resta adietro fra le cose perdute e desperate». Paulo, l’attenzione di questi giovani e questo aconsentire col fronte e co’ gesti alle ragioni nostre credo persuade ancora a te che questi le conoscono vere, e piacciono loro e sono secondo l’animo e intenzione loro. Adonque essi persevereranno facendo onore a sé e piacere a noi.