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libro terzo 183

dione ed espugnazione. Trovoronlo investigare cose geometrice quale e’ disegnava in sul pavimento in casa sua; e trovoronlo sì occupato coll’animo e tanto astratto da ogni altro senso che lo strepito delle armi, el gemito de’ cittadini quali cadeano sotto le ferite, le strida delle moltitudine quali periano oppressi dalle fiamme e dalle ruine de’ tetti e de’ tempi, nulla el commoveano. Cosa per certo mirabile che tanto fracasso, tanta caligine del fumo e del polverio non lo stogliesse da questa una sua investigazione e ragione matematica a quale egli era tanto occupato e adiudicato.

Così, non dubitate, se instituiremo in noi buona ragione di vivere, se ci daremo a lodati essercizi, se insisterremo in pervestigazioni di cose degne e prestantissime, se ci adempieremo di virtù e constanza, certo potremo, con nostra pace e lieta quiete e degna tranquillità d’animo, quanto vorremo contro a’ casi avversi, contro le ingrate lassitudini e fatiche, contro al dolore, e contro ogni avversità e ingiuria de’ tempi e della fortuna, e contro ogni malizia e malvagità di qualunque sia omo in vita perfido e iniquissimo.