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libro secondo 85

litterato, ma forse in questo troppo umano, errasse posponendo la vera amicizia a qual si sia di questi altri vincoli d’amore, come de’ padri a’ figliuoli, moglie a marito, fratelli, e come ancora degli amanti insieme, stimo non sia da maravigliarsi. La fortuna iniqua più dì fa gli tolse i fratelli. La età omai matura, e di dì in dì più piena di ragione e consiglio, credo l’abbia stolto da quelle cupidità amatorie. E ora i nostri duri e acerbi casi hanno insieme e lui e tutti noi d’ogni altro nelle amicizie diletto e piacere privatolo. E le condizione de’ tempi, nostra infelicità, tengono disparsa e disseminata la nostra famiglia Alberta, come vedi, parte in Ponente, a Londra, Bruggia, Cologna, pochi in Italia, a Vinegia, a Genova, a Bologna, in Roma alcuni, e in Francia non pochi sono a Vignone e a Parigi, e così per le Ispagne, a Valenza e a Barzalona, ne’ quali tutti luoghi e’ nostri Alberti sono più anni stati interissimi e onoratissimi mercatanti. Ancora in Grecia sono, quanto vedi, de’ nostri Alberti sparti e molto dagli altri suoi lontani, ché ben può avenirci quello suol dire el vulgo: «Lungi da occhi, lungi da cuore», e, «Chi raro ti mira a bene amare non dura». E così le nostre vere amicizie né hanno seguito il nostro essilio, né quegli animi già a noi benivoli ora sofferano essere compagni alla nostra calamità e miseria. Rimasono nella patria nostra gli antichi nostri meriti insieme colle vere amicizie perduti. E ora qui fuori molti solevano monstrarsi a noi amorevoli e domestici, e’ quali da lungi ora ci schifano. Così suole la condizione degli uomini in la felicità adducerti molti conoscenti, in l’avversità cancellare ogni memoria di beneficio e benivolenza. Però, se Adovardo, il quale per ora non sente quella dolcezza posta nell’uso de’ veri amici, al quale e’ figliuoli sono più che i fratelli e che gli altri suoi per ora presenti, se costui prepone l’amore paterno, non mi parrà da maravigliarci. Credi tu, Battista, se Adovardo avessi de’ veri amici qui presso, e da loro ricevessi quanto de’ figliuoli copia e presenza, credi tu che giudicasse dell’amicizia?