Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. I, 1960 – BEIC 1723036.djvu/72

66 i libri della famiglia

nati virili essercizii, ma da lato concederli qualche loco, in modo che quelle abbino il corso suo senza nuocere alla cultura tua. E così coll’arme medesime, co’ viziosi stessi giova molto vincere l’animo fermato già nel vizio, vorrassi porgli la vita degli altri viziosi avanti quasi come uno specchio ove e’ si rimiri e vegga la bruttezza e spurcizia de’ scelerati, onde a quel modo impari avere a odio ogni cosa non onesta e pregiata. E stimo io gioverà molto monstrargli e aricordargli quanto siano e’ non virtuosi e inonesti sviliti, odiati da ogni buono, e schifati da qualunque onesto, e quanto e’ lascivi mai non sieno né apresso gli altri con grazia riceuti, né in sé stessi contenti, non lieti, mai senza affanni, sempre pieni di stimoli e molestie d’animo. L’animo de’ viziosi sempre sta disordinato e infermo: e niuna pena si truova alla mente maggiore che quella quale a sé stessi prieme l’animo non regolato e ragionevole.

Testé m’acade in memoria udire da messer Cipriano Alberti quanto poi ponendovi più mente veggo per effetto: in chi sono e’ vizii, mai nell’animo sentano requie né riposo. Che credi tu stia in mente degli omicidii, latroni e sceleratissimi uomini? Credo certo ogni ora che si racolgono a ripensare in che infamia, in che peccato e’ siano caduti, tristi non ardiscano da terra levare gli occhi, temeno meschini la vendetta di Dio, hanno a vergogna la presenza degli uomini, sempre pensano il loro maleficio da tutti essere biasimato, sempre stimano sé essere dagli altri uomini odiati, spesso desiderano la morte. Ma diciamo degli altri forse minori, perché men rari vizii negli uomini. Uno giucatore, uno barattiero mai pare si possa riposare coll’animo. Vedilo, se vince, stare in agonia e bramare più di vincere almeno tanto che basti per riscuotere el vestire, per comprare il cavallo, per satisfare al creditore; sempre allo spendere più sono le voglie ch’e’ danari; e così, se perde, si consuma di dolore, e arde di voglia di riscuotersi. Simile uno goloso ancora mai si sente nell’animo lieto, sempre gli rode quel goloso pensiero, né infra ’l vino e l’ubbriachezze si reputa contento, ma ver-