Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. I, 1960 – BEIC 1723036.djvu/37


libro primo 31

l’uccello e gli altri animali che fanno solo quanto in loro comanda la natura, durano fatica in finire il nido, le cove, il parto, e stanno obligati e faccendosi a guardare, difendere e conservare quello che è nato, aggirano solleciti per pascere e nutrire que’ deboli suoi picchini, e così tutti questi e molti più altri affanni in sé grandi e gravi el debito della natura ce gli alleggerisce. E quello che a te sarebbe spiacere e sconcio incarco, pare che a noi padri sia grata, condecente e lieta soma, essendoci quasi naturale necessità. E che però più de’ figliuoli che d’ogni altra cosa? Io nella vita de’ mortali non so in che non sia tanto di male quanto di bene. Le ricchezze sono riputate utili e da volerle, pur si pruova quanto sieno piene di pensieri e malinconie. E sono le signorie riverite e temute, e pur si vede manifesto quanto sieno cariche di sospetti e paure. E pare che ad ogni cosa corrisponda il suo contrario; alla vita la morte, alla luce le tenebre; né puossi avere l’uno senza l’altro. Così acade de’ figliuoli, ne’ quali sta niuna speranza non accompagnata di molto desperare, né ivi truovi dolcezza alcuna o letizia senza qualche tristezza e amaritudine. Quanto e’ ti più crescono in età, non nego, tanto e’ ti portano allegrezza e’ figliuoli, ma insieme altretante maninconie ti s’aumentano. E negli animi umani si sentono più le miserie che la felicità, meno le voluttà e letizie che e’ dolori e acerbità, però che queste più veementi pungono e premono, quelle più soavi ti solleticano. E convienti avere de’ figliuoli in ogni età pensiere e persino dalle fasce; ancora e vie maggior sollecitudine quando e’ ti crescono, e molta, infinita più diligenza quando e’ vengono più grandicelli, e molto più ancora e più cura e opera quando e’ vengono di più età. Però non dubitare, Lionardo, che l’essere padre non sia cosa non solo sollicita, ma pienissima di maninconia.

Lionardo. Io posso in voi padri credere così sia come altrove. Sempre veggo la natura da ogni parte sollecita a provedere che ogni cosa procreata sé stessi conservi, ricevendo da chi la produsse nutrimento e aiuto a perseverare