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234 i libri della famiglia

mi occorresse a mente stimo ti piacerà. Dissili: «Donna mia, se tu nel tuo forziere nuziale insieme colle veste della seta e con tuoi ornamenti d’oro e gemme ponessi la chioma del lino, ancora v’asettassi il vasetto dello olio, ancora vi chiudessi entro e’ pulcini e tutto serrassi a chiave, dimmi, ti parrebbe averne forse così buona cura perché sono bene serrate?» Ella fermò il guardare suo basso a terra, e tacendo parea dolersi troppo essere stata ratta e subita a rendermi risposta. Io allora non poco fui in me stessi lieto, vedendo in lei quello ornatissimo pentirsi, quale a me diede indizio a persuadermi che se lei pensava essere paruta troppo a rispondermi leggiere, ella pell’avenire curarebbe nelle parole e ne’ fatti di dì in dì essere più matura e più grave. Pure doppo un poco questa con una tardità umile e molto onestissima su levò verso me gli occhi e tacendo sorrise. E io: «Come ti parrebbe dalle vicine tue esserne lodata, se quando elle venendo a salutarti in casa trovassino te avere sino alle predelle serrato? E ben sai, moglie mia, che collocare e’ pulcini in mezzo il lino sarebbe dannoso, porre l’olio apresso delle veste sarebbe pericoloso, e serrare le cose le quali tutta ora s’adoperano in casa sarebbe poca prudenza. Però bisogna che non tutte le cose sempre stiano quanto dicevi serrate, ma sia quanto si richiede ciascuna a’ luoghi suoi, e non solo ne’ luoghi suoi, ma in modo ancora che l’una non possa essere nociva all’altra. E così tutte si rasettino in lato ove ciascuna per sé molto si salvi, molto sia presta e apparecchiata a’ bisogni con quanto manco si possa ingombro della casa. E tu hai veduto, dissi io, donna mia, ove ciascuna per sé abbia a stare, e se a te parrà forse altrove stessono più assettate, più apparecchiate e più serrate, pènsavi bene e rassettale meglio. E se tu vorrai che nulla vada a male, fa’, subito che sarà la cosa adoperata, subito si riponga nel luogo suo, acciò che quando altra volta accaderà d’adoperalla, questa si possa subito rinvenire, e s’ella si smarrisse o fosse prestata a qualche amico, tu subito vedendo il luogo suo vacuo conosca in che modo ella manchi e subito studii di riaverla, che per ne-