Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. I, 1960 – BEIC 1723036.djvu/141


libro secondo 135

Volere con avarizia, con brutte arti arricchire; volere con vizii essere onorato; volere ne’ lascivi ozii non sentire gravezza alcuna, a me pare sia non altro che disporsi a male usare le cose per nuocere agli uomini, dispiacere a Dio in quel modo ed essere infelice e misero, la qual cosa molto si debba da ciascuno non in tutto insensato fuggire, e molto più da coloro e’ quali vorranno rendere la sua famiglia felice.

Cerchino adunque costoro in prima per sé essere felici, poi procureranno la felicità de’ suoi; e, come dissi, la felicità non si può ottenere sanza essercitarsi in buone opere, giuste e virtuose. Sono l’opere giust’e buone quelle che non solo nuociono a niuno, ma giovano a non pochissimi. Sono l’opere virtuose quelle nelle quali si truova niuna suspizione né congiunzione di disonestà, e quelle saranno ottime opere, le quali gioveranno a molti, e quelle fieno virtuosissime le quali non si potranno asseguire sanza molta virilità e onestà. Se pertanto noi abbiamo a prendere essercizio virile e onestissimo, a me pare si doverrà molto bene, innanzi che noi ci dedichiamo ad alcuno fermo essercizio, ripensare molto ed essaminare con quale ci sia più facile giugnere verso alla felicità. Ogni uomo non si truova abile a così facilmente essere felice. Non fece la natura gli uomini tutti d’una compressione, d’uno ingegno e d’uno volere, né tutti a un modo atti e valenti. Anzi volse che in quello in quale io manco, ivi tu supplisca, e in altra cosa manchi la quale sia apresso di quell’altro. Perché questo? Perch’io abbia di te bisogno, tu di colui, colui d’uno altro, e qualche uno di me, e così questo aver bisogno l’uno uomo dell’altro sia cagione e vinculo a conservarci insieme con publica amicizia e congiunzione. E forse questa necessità fu essordio e principio di fermare le republice, di costituirvi le leggi molto più che come diceva... fuoco o d’acque essere stato cagione di tanta fra gli uomini e sì con legge, ragione e costumi colligata unione de’ mortali.

Ma non usciamo del proposito. Vorrassi, a conoscere quale essercizio più si convenga, considerare queste due cose: