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124 i libri della famiglia

avendo atorno i suoi non però meglio potrebbe guarire, ma presto ucciderli. Non voglio essere lungo in questo ragionamento, el quale priego Iddio in la nostra famiglia mai acaggia da seguirmi con opera quanto la necessità e utilità della famiglia desidera. Torniamo a’ primi ragionamenti. Fuggansi adunque, sì come dicemmo, tutti e’ luoghi e tutte le cagioni atte a infermare alcuno della famiglia.

Truovo ancora che in altro modo si rende la famiglia men populosa, quando ella si divide, e dove prima era una sola ben populosa e ben grande, testé son due né populose, né grandi, come già intervenne ad alcuna famiglia in Italia. Qual fusse la ragione testé nollo ricerco. Ben confermo che a me pare da credere così, che qualunque padre vorrà la sua famiglia essere divisa e minore, così e più debole, per constituire sé più maggiore e più fermo, costui prima sarà ingiusto molto e da biasimare; imperoché, comune giudicio di tutti e’ prudenti, l’utilità e onore di tutta la famiglia si dee preporre alla propia, come tutto proverremo nel luogo suo; poi costui medesimo così ingiusto non si può riputare prudente, anzi giace in grandissimo errore, s’egli sta col pensiero e mente occupato a essere capo maggiore che alle membra della famiglia sua si convenga. Le deboli membra non possono sofferire el capo troppo grave, anzi pel troppo peso si fiaccano, e il capo non sostenuto da tutti i membri cade e si fracassa. Però colui el quale sarà saggio, e per giudicio intenderà in altri quello che altri co’ suoi dolori pruova, costui conoscerà che d’uno trave segato quella e quell’altra parte molto più sarà debole a sostenere il peso che s’elle fossono non dispartite. Né mai si potrà tanto raggiugnere el già diviso legno che sia, come prima era, fermo e tegnente. Ma di questa materia più diremo appieno nel luogo suo, ove acaderà a dire dell’amicizie, concordia e unione quali bisogna nella famiglia. Per ora tanto basti avisarvi che le famiglie per essere divise non solo minuiscono di numero e gioventù, ma ancora scemano d’autorità, rendono minore la fama e dignità, per modo che in grande parte ogni nome e grazia acqui-