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disperazione 85


aveva sofferto; e prima di rivolgere al cielo gli occhi desiosi Egli aveva faticato sotto il peso della croce e sanguinato da orribili ferite e pianto; essa né sapeva piangere di quelle lagrime, né poteva bagnare l’anima nel sangue dell’agnello, né provare entro la carne gli spasimi del Crocefisso: mentre piangeva; essa scorgeva Cristo crocifisso nel sole che calava con un fulgore sanguigno all’orizzonte.

Ma un giorno di festa all’oratorio della chiesa cantarono alcuni valenti cantori. Dal luogo nel quale stava, non veduta, la vergine non vedeva persona, solo udiva; e negli intervalli udiva il bisbiglio vago, l’udibile silenzio della folla ristretta che prega e che ascolta; e salivano a lei ondate d’incenso, di caldo e quasi palpiti di vita. Ripreso, il canto si devolveva grande e solenne senz’avere in sé modo alcuno che non convenisse a glorificare Iddio; pure una voce tra le altre del coro piú alta e piú snella la distraeva suscitandole come la pena