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di fra’ gerunzio. 65


biancano su la piaga: corre per le ossa del peccatore un sudor freddo, un lungo brivido, uno spasimo lungo; poi la pelle dove non è la piaga si raggrinza e vi si formano delle tacche bianche verminose e delle croste gialle e fetide. Perciò la vista del lebbroso è orrenda come il tormento di lui, e nel Levitico si legge ch’ei deve avere le vesti sdruscite e il capo scoperto e il labbro di sopra velato, e che deve gridare: — l’immondo! l’immondo! —; perciò il Signore commise a Mosé che disfacesse la casa dell’infetto e riducesse in polvere fino le pietre e lo smalto di esse: chi guarda un lebbroso prova un ineffabile schifo e trema di spavento, perché vede il segno dell’ira divina.


Il monaco tese le braccia; ed ecco che sentí germogliarsi su la pelle, súbito, dalla pianta dei piedi alla sommità del capo, la lebbra maligna: si vide; e la meretrice urlò: — L’immondo! l’immondo! — Ma allora Gerunzio non ebbe piú in-