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di messer bertramo d'aquino | 51 |
segreti mal difesi dalla veste sottile, poco piú
tempo attendeva a godere del piacere ultimo e
sommo. Ma meravigliandolo assai una tale accondiscendenza
in Fiola, egli volle conoscere prima
da lei perché fosse stata tanto rigida seco e qual
cagione l’avesse indotta da poco a dargli un conforto
sì grande.
Ella rispose: — Io non v’amava; ma mio marito, un giorno che eravamo alla caccia insieme con molti cavalieri e gentildonne, osservando un nostro bravo falcone precipitare addosso a una brigata di starne e scompigliarle tutte, si sovvenne di voi e disse che come il falcone alle starne aveva visto far voi ai nemici nella battaglia. E ricordò le prove del vostro valore e di voi asseriva che nessuno potè mai superarvi in cortesia e liberalità. Allora io ammirando l’animo vostro mi pentii subitamente d’avervi fuggito quasi mala cosa, e ora vi dono co ’l mio cuore tutta me stessa.
Udite le parole della donna, messer Bertramo stette alquanto silenzioso e raccolto in sé medesimo per improvvisa concitazione di pensieri e d’affetti diversi; poi, con uno sforzo che parve