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44 | liberalità |
e timore di scandalo e troppa stima di sé medesima,
gli si mostrava aspra e fiera, messer Bertramo
si perdeva ogni di piú nel desiderio di lei
e per lei giostrava, faceva grandezze, vinceva
ogni altro cavaliere in gentilezza e liberalità.
Tutto invano: madonna era sorda alle sue ambasciate; gli rinviava lettere e doni; non gli rivolgeva pure uno sguardo. Ond’egli, che oramai non sperava piú nulla, nulla piú le chiedeva; e non sentendo alcun bene se non in vederla, triste e sconsolato, ma sempre con destrieri nuovi e mirabili, passava tutti i giorni sotto alle finestre di lei e ogni volta poteva vederla la salutava umilmente: essa moveva altrove i begli occhi.
Un amico, il quale vantava grande esperienza in conoscer le donne, confortava Bertramo: — O madonna ha un altro amante, ciò che non sembra da credere, o finirà con innamorarsi di voi — . E Bertramo per mezzi sottili ebbe certezza che Fiola non aveva altro amante; ma ella non cedeva, anzi diveniva piú rigida; sí che quell’amico esperto assai delle donne avrebbe dovuto ricredersi se la fortuna, impietosita delle angoscie del