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il leardo. | 35 |
al cavallo madido di pioggia e di sudore che il
sire venne nella stalla e comandò: — Salta in
groppa e corri dal proposto di Sestale: che per
nessuna cosa al mondo manchi di essere qua
prima di notte.
Né era ancora notte quando, mentre le genti del Farneto e di Monveglio ricercavano tuttavia pe ’l bosco la donzella, il signore del Farneto e il signore di Monveglio appresero che madonna Giovanna, in cospetto di Dio e del prete di Sestale, era divenuta moglie a Raimondo di Santelmo.
“ Mi sta bene „ disse quel di Monveglio: ma l’altro bestemmiò Iddio e la sorte e la figliola. E piú tardi, imparando il fatto del leardo, “ Maledetto quel cavallo! — gridò con rabbia — . Per lui ho rinnegata la figliola e lascierò al diavolo la mia roba. „
Ser Lapo, la notte, nei sogni torbidi osservava un cavallo furioso con sopravi la figlia traverso il bosco, e la visione e l’impressione dei sogni perdurandogli nella mente turbata e affievolita, egli ripeteva spesso anche di giorno: — Ah quel cavallo! quel cavallo!