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la dama fallace. | 185 |
VI.
Quando tra amici ch’ebbero comuni sentimenti, abitudini, piaceri e desideri si frammette la donna amata da uno di lor due, è imposto anche un limite alla loro antica comunanza: oltre tale limite è la donna, di cui non si può discorrere o si deve discorrere poco e con riguardo; è il possesso, conosciuto solo in apparenza, che non si può scrutare, toccare, valutare. E troppo di frequente, per una voglia suscitata da invidia e gelosia insieme, accade che l’amico pensi dinanzi alla donna dell’amico: — M’ha detto che l’ama e che gli appartiene anima e corpo; non altro. Quali parole gli mormorano quelle labbra, intimamente? quali sorrisi gli porge quella bocca? quali baci? Agli occhi di lui che lusinghe, che promesse hanno quegli occhi? e quali carezze e abbandoni molli e resistenze incitatrici e segrete voluttà trova egli tra le sue braccia? Piú: che forza o che arte misteriosa congiunge essa alla bellezza per carpirne il cuore e trarlo seco, av-