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184 | la dama fallace. |
due salti entrò nel suo palazzo e dalla pusterla
del giardino corse alla casa di Gabrio, che era
poco lungi. E mentre l’amico l’aiutava a cambiar
vesti perché cambiasse aria, egli gli raccomandava
di ottenergli il perdono della dama, che credeva
aver privata del fratello e che presto o
tardi, se gli perdonasse, farebbe sua moglie. Gli
raccomandava di indurla a scrivergli a Torino,
dove sperava recarsi; di provvedere a che giungessero
a lei le sue lettere e di adoperarsi,
quando fosse tempo, ad ottenergli dal duca la
grazia di quell’omicidio che aveva commesso
quasi involontariamente. Gabrio promise.
Don Alfonso all’imbrunire fuggí da Parma.