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128 un'opera di pietà.


nella soddisfazione della carne, anche chi bene ama, soffre. Piú soffriva, disordinato amante che solo al piacere sensuale limitava l’intento dell’amore e della vita, il gentiluomo bolognese; e mentre imaginava e meditava la bellezza di Valeria, guardandola nel suo fisso pensiero, si diceva con raffinata cupidigia: — Oh! solo una volta, e poi, allora, o vivrei o morirei contento.

Ma per quanto si rimproverasse d’aver corso troppo e si ripetesse che non era stato abbastanza astuto e fermo, non ardiva ritentare l’impresa: comprendeva che madonna Valeria non avrebbe acconsentito mai, per ostinazione di coscienza o, peggio, per ostinazione di natura. Cosí il pensiero di lei s’impadroní solo e assoluto della sua mente e diventò doloroso. Cosí le domande e i sorrisi dei compagni, che gli leggevano in faccia la cura segreta, a lui sembravano oltraggi; a lui che un tempo aveva nascoste le proprie fortune (giacché le fortune d’amore uscendo quasi per sé medesime dal mistero, tanto piú acquistano pregio quanto piú apparisce lo sforzo di tenerle celate) riusciva ora d’umiliazione e vergogna dover men-