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126 | un'opera di pietà. |
con lunghe ambagi cercò avvolgere il capo di madonna, non già affinché si disponesse a commettere il male, ma affinché non divenisse causa di guai a sé e al marito con quell’aspra freddezza che offendeva un signore quale Anselmo Canetoli. Non poteva essa, pur resistendo, mostrare almeno di compatirne il fervido amore? Furon parole! Madonna Valeria rispose: — Ditegli che io non gli voglio né bene né male: che io ho da attendere alla mia famiglia e a nient’altro. Lasciate che m’insidii o cerchi di farci del danno: la verità è come l’olio; e, grazie a Dio, non abbiamo bisogno delle sue ricchezze perché io debba perdere il mio buon nome dietro le sue smanie.
L’impresa diventava difficile, e piú degna di messer Anselmo. Anzi lo turbarono l’orgoglio ferito e la brama acuita da quel diniego cosí placido e fermo e lo spinsero, benché esperto e avveduto, all’assalto piú audace.
Co ’l pretesto di cercare Anastasio Bonesi s’introdusse nella casa di lui in ora che la moglie era sola. E alle sue preghiere e a’ suoi lamenti