Pagina:Albertazzi - Vecchie storie d'amore, 1895.djvu/138

124 un'opera di pietà.

antica, al quale non isconveniva una lusinghiera rinomanza nelle cose d’amore; e questi mentre con due amici, una sera dopo i vespri, andava a diporto per una contrada, imbattutosi in madonna Valeria che insieme con la cognata e con un figlioletto per mano tornava dalla chiesa vicina, si fermò ad osservarla e disse: — Ecco la piú bella donna che si possa vedere a Bologna; e io non l’avevo mai vista!

— Ma è una mercantessa — disse uno degli amici con tono beffardo. — Ed è onesta — aggiunse un altro con tono ad un tempo provocatore e maligno.

Messer Anselmo tacque e, quasi temesse l’accusa d’una voglia troppo bassa per lui, non parlò piú ad alcuno di quella plebea che aveva due occhi stellanti e nell’aspetto e nelle forme gli pareva avere la severità gentile di una matrona. Ma quando la impressione prima della beltà di Valeria gli si fu approfondita nell’animo e nella fantasia cominciò a ricercarne e ad accarezzarne la bella imagine, si risovvenne del sorriso co ’l quale uno degli amici gli aveva detto — è onesta —