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I.

Guglielmo Berlinghieri e Rinaldo Imberali erano accesi l’uno e l’altro, ma piú il secondo, d’una bella giovane che aveva nome Agnesina ed era figliola d’una ricca e savia donna di Firenze. Guglielmo, in cambio del suo amore riceveva sorrisi e lusinghe, e Rinaldo invece irrisioni e dispetti; e l’Agnesina che non amava niente Rinaldo s’innamorava senza misura di Berlingieri.

Ciò suole avvenire; ma Rinaldo Imberali si consumava per la ventura altrui e la propria infelicità, e per il pensiero della fanciulla, non meno trista che bella, smarriva i desideri e la fiducia dell’età sua e fino la voglia di vivere; e sembrava perdere anche la salute e la mente. Onde i suoi comprendendo che il figlio, quantunque piú smemorato nei dí che non vedeva la giovane, dal