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disperazione | 87 |
trasse quando a rivederlo nei dí seguenti fu veduta
da lui; meravigliata, non si ritrasse quando
s’accorse ch’egli lodava in lei la bellezza della
donna amata e l’attendeva e la cercava e la sollecitava
ad osservare in lei medesima la bellezza
della donna amata. E finalmente una forza, una
smania piú valida della sua volontà la spinse,
avvolta di lusinghe e non piú inconscia della
colpa, nell’inganno. Quando, finalmente, poté vederlo
vicino, quell’uomo, udirlo vicino, essa soggiacque.
Co ’l disgusto dell’azione brutale ricevuta in sé le rimase uno stupore amaro: erano quelle le segrete voluttà dei sensi? quello l’irresistibile segreto dell’amore? Poi ebbe la vergogna della nudità che fu conosciuta e si conobbe; della carne che sentí la carne; della verginità svelata a forza e perduta volentieri, e piangendo ebbe il pensiero dell’ulteriore castigo che alla colpa sarebbe conseguito visibile nel suo corpo, del castigo ultimo