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Francesco mio... | 95 |
San Francesco parve dire — e Mattucco disse infatti per lui:
— Son da compatire anche i bricconi, se i frati non fan le cose giuste! Fra’ Pasquale non aiuta chi n’ha più bisogno.
— È vero — aggiunse Mattucco da parte sua. — A me non mi dà mai un soldo.
— Prendine — gli disse San Francesco. — Adesso hai imparato come si fa.
— Prenderne? E l’inferno?
San Francesco sorrideva semore. — Non ci son io a farti perdonare; io, San Franceschino?
Ma lo scemo non era ancora persuaso. Dimandò:
— E fra’ Pasquale? Se mi arriva addosso quell’accidente?
— Non c’è qui il Signore con la Madonna a proteggerti, a difenderti dalle bastonate?... Pater Ave e Gloria.
Allora Mattucco recitò le orazioni. E si avviava, persuaso, per andar a cercare l’asta e la pece.
Ricordandosi però di quanto avveniva tra gli uomini, in paese, tornò indietro a stringere il patto, a prender garanzia.
— D’accordo? Siam d’accordo, San Franceschino mio? Sì? proprio davvero?
— D’accordo!
— Parola?
— Parola di galantuomo!