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90 | Adolfo Albertazzi |
gnora con l’attitudine un po’ impacciata di quando aveva da chiederle le uova e lo zucchero.
— Signora: domenica al mio paese, si mangiano i ravioli. Siamo di festa!
— Ho capito. Volete che li facciamo anche noi.
Egli scosse il capo.
— Vorrei una grazia più grande.
— Cioè?
— Che lei dimandasse al signor colonnello di lasciarmi andar a casa sabato. Tornerò lunedì, coi ravioli. Sentirà!
La licenza fu data. Il sabato Monterúmici partì, tranquillo e giocondo al solito.
Ma il cavallo, la cagna e il gatto, se avessero potuto parlare, avrebbero forse detto che l’amico li aveva salutati di nascosto, in un certo modo...
VII.
Il lunedì mattina i giornali recavano da Fontanelice questa notizia:
«Il soldato Pietro Monterúmici, essendo tornato a casa improvvisamente e avendo còlta la moglie in intimo colloquio con un compaesano, ha ucciso a colpi di pugnale il drudo. Poi si è costituito ai carabinieri».
...Ci vuol pazienza!