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88 | Adolfo Albertazzi |
grido; ed alio scossone, per mantenersi saldo, Rossello si afferrò dove potè: un’unghia si impigliò nella parrucca, la tirò, e un mezzo cranio nudo fu scoperto agli occhi dell’attendente, che serviva a tavola.
Egli non rise, ma non potè contenersi, e la bieca occhiata del colonnello valse solo a fermarlo a mezza strada:
— Ci vuol...
VI.
...pazienza. Sissignori! la virtù degli uomini savi, non degli asini.
Monterúmici non chiariva a parole questa sua opinione; la manifestava con gli occhi. Nel dubbio però di non spiegarsi abbastanza, volle darne anche una prova, un giorno, a suo modo. Con fare guardingo si accostò alla signora Amalia, che stava a cucire nel giardino, e le porse una fotografia. Era di una donna giovine, belloccia.
— Bella! La vostra fidanzata? — chiese la signora.
— Mia moglie!
— Oh! Voi avete moglie?
— E come! — Aggiunse serio: — Tutta fuoco!
L’altra fu costretta a ridere; e lui: