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A Sant'Elpidio 59


role mormorate appena acuiva la voce a esclamazioni angosciose:

— Gli assassini! Oh Madonna santa, se me l’hanno ammazzato, il mio figliolo? Dio! Dio! me l’hanno ammazzato!

Elena, le prime volte che l’aveva vista e udita in tale ambascia, aveva cercato di quetarla, aveva richiesto il perchè di così atroce spavento.

Con sdegno la vecchia le aveva risposto:

— Non sapete nulla, voi!

Ed Elena ripetendo — è pazza! — se ne andava a letto, tormentata perchè la vecchia sino a notte tarda pregava ad alta voce o gemeva in sogno. E il mercante di buoi, quando tornava a notte tarda, sbatteva la porta, parlava forte tra sè; bestemmiava salendo la scala. Forse ubbriaco?

Elena si alzava ad accertarsi che il suo uscio era ben chiuso.

***

Passò novembre. Venne l’inverno.

Quand’ecco, nel pesante silenzio di una sera che nevicava, la folgore, lo schianto tragico.

Elena era già in letto, desta; e udì battere più colpi alla porta.

Chi, a quell’ora? Perchè? Non poteva essere che lui! Non chiamava; mandava, lui — sì, era lui — , un lamento fioco, faticoso, quasi a prova d’ultima vitalità.