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Nell'anno XX della Re-So-Eu | 261 |
di una sovranità individuale, non collettiva. Un governo di molti non avrebbe avuta la concordia necessaria a ordinarle e a compierle. Ma se l’individuo che in Marte comanda a moltitudini di uomini, fosse un uomo, la civiltà di Marte sarebbe press’a poco quella di su la terra al tempo dei Faraoni. Invece la civiltà in Marte, per consenso di tutti gli astronomi, è più progredita che su la terra; dunque in Marte domina la donna. Facciamo su la terra come in Marte!».
Alla conclusione stessa arrivava per la sua via Marjana, la fisico-chimica, sostenendo che a viver bene l’uomo deve seguire le predisposizioni della Natura o, meglio, dell’Ente soprannaturale alla cui legge la Natura ubbidisce: in natura (è fenomeno accertato da secoli) le monadi prevalgono agli elettroni.
Da che non differiva molto il ragionamento dello sportsman Rankness. Gridava: — L’agilità delle membra, la robustezza dei muscoli, la consistenza della fibra hanno il fine di migliorare l’umana razza; mezzo necessario a tal fine è piacere alle donne. Ma non si fa piacere o servigio ad alcuno senza riconoscerne la superiorità.
E Uebersinnlich, il filosofo: «Da secoli è accertato che la donna nella somma delle energie psichiche supera l’uomo. Finchè la donna rimase inferiore all’uomo nelle energie fisiche e intellettuali, un equilibrio tra i sessi fu possibile; pareggiata la donna all’uomo nella forza e nella cultura