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NELL’ANNO XX DELLA RE-SO-EU

Quando, nel quattordicesimo anno della Re-So-Eu- (Repubblica Sociale Europea; 2010 d. C.) i radiotelegrammi, gli eliogrammi e ogni sorta di elettrogrammi annunciarono l’invenzione del dottor Pantìfilo, la meraviglia non fu quale si crederebbe. Da un pezzo si conosceva la «emostatina», con cui quasi istantaneamente si arrestava ogni più violenta e copiosa emorragia; da forse un decennio era in uso la «sutura spontanea», per cui in breve si cicatrizzavano le più profonde ferite, si riconnettevano i nervi, le vene, le arterie, i tessuti; e fin dal secolo ventesimo era stata intravveduta l’efficacia dei raggi «ultra-rossi» a mantenere la vitalità nervea. E che faceva il dottor Pantìfilo?

Mozzava la testa ai conigli o alle cavie; ne impediva con l’«emostatina» l’effusione e la dispersione del sangue; salava di radio, per così dire, le parti recise; operando sempre alla luce ultra-rossa riattacava le teste mercè la «sutura spontanea»; e dopo poche ore le cavie e i conigli decapitati e rincapitati sgambettavano allegri