Pagina:Albertazzi - Top, 1922.djvu/257

Che cosa e' il mondo? 255


tettoia, Mascarella, che era già convinto nella chiaroveggenza del filosofo, domandò:

— Venite a desinar con me, Petronio? Leggeremo i fogli.

Allora il filosofo ebbe una luce attraverso il cervello.

— E la mia donna? — esclamò.

...Povera Càrola, che l’aspettava ancora nel caffè a Bazzano, con tutti i mali addosso e senza morfina in tasca!

***

Eppure questo buon Petronio, forse per il naso più che per il resto, dispiacque un giorno a uno sconosciuto che capitò al caffè e che l’ascoltò un pezzo in silenzio, eppoi l’investi anabbiato come una bestia. Inutile dire che era un altro filosofo. Disse, gridò:

— Ah lei vede tutto chiaro, tutto semplice, tutto spiccio? E lei mi risponda, con la sua ruota: perchè si nasce, perchè si muore? Mistero! Di dove veniamo, dove andiamo? Mistero! Perchè non c’è male senza bene e bene senza male? Mistero! Perchè la coscienza ci dirige e dove ci dirige? Mistero! Se la morte è un male perchè ci è data e se la vita è un bene perchè ci è tolta? Mistero! Perchè l’uomo fu sempre infelice, insaziabile del vero, instancabile a progredire e a che fine? Mistero!

Il signor Petronio sorrideva zitto e quieto quasi pensasse: Qual’è il sistema filosofico che non incontra e trascura le piccole difficoltà?