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CHE COSA È IL MONDO?

È enorme il mistero dell’Infinito, ma è enorme anche il naso del signor Petronio. Dicono che in origine non era così, che lo trasformò una malattia; e certo chi lo veda, quel naso, la prima volta, pensa subito a una di quelle conflagrazioni di sostanze misteriose e recondite, a una di quelle eruzioni vulcaniche o a uno di quei terremoti per cui una bella montagna andò sottosopra e rimase tutt’un disordine di lavine e rocce, anfratti e magagne, precipizi e rupi; non senza le tracce che in tali rovesci lascian gli uragani e vi rinnovan le tempeste. (Fuori di similitudine, l’uragano o la tempesta potrebbe essere il vin buono!).

Ma errerebbe chi non avendo mai visto il signor Petronio lo immaginasse, dalla descrizione del suo naso, un brutto vecchio. Tutt’altro! è simpatico. La persona alta e ben proporzionata serba ancora, oltre ai settant’anni, vigoria e salute; la perfetta canizie dei capelli, delle ciglia e dei baffi mitiga il rosso della carnagione e la vastità delle orecchie; e soprattutto piacciono la pacatezza del suo parlare, indizio di animo onesto e il sorriso dei suoi piccoli