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176 | Adolfo Albertazzi |
Laggiù, in quella stella, che si chiama Terra, ci han da essere degli uomini fatti come noi perchè ci si vedono dei canali con gli argini? No! no! Diremmo: — Quella cosa lunga là, cos’è? Una torre! Quell’altra? Un campanile! Quell’altra? Il camino d’una fabbrica! — Questi sono i segni più visibili della mano dell’uomo; questi sono i segni che non ingannano. Ecco perchè la terra si può dire abitata. Altro che i canali, chiù che siete!
Ma no e no: non rimasero persuasi della ragione; gli diedero dell’ignorante a lui, povero martire!
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Le invenzioni sopra tutto contribuirono ad affrettare la fine del martirio; e tre furono i presunti miracoli che la ragione e il cuore di Grappanera non poterono assolutamente comportare.
Primo; l’aeroplano. Allora, poco più che un quarto di secolo fa, nessuno degli scienziati solenni avrebbe ammesso quale possibile invenzione che un corpo più pesante dell’aria non solo volasse ma si dirigesse alla sicura per il cielo. Era dunque da rimproverar Grappanera se, per solo amore della verità, sosteneva che la notizia di cotesta invenzione non era bevibile? che il giornale letto dal sarto conteneva balle di bugie?
Palloni se ne eran visti tanti a volare, anche con uomini dentro, che egli ne avrebbe ritenuto