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154 Adolfo Albertazzi


Diceva al marito la signora Cloe Bragozzi:

— Oggi mi sono imbattuta nella Varni. Cara! Sembra proprio una cocotte, con quel cappello!

— Se l’è fatto da sè — mormorava lo smorto Michele.

— Da sè? — (una risata tremenda, e apriti cielo!) — Da sè? Così massiccio? così enorme? così sconcio? E suo marito lo crede? E tu lo credi? Ma dove siete nati? Allocchi! Ma non capite che è un cappello venuto da Parigi? È un cappello da cocotte! Ah che sciocca! Ah che civetta!

Indulgente invece cominciava la signora Gilda Varni:

— Sai che la Bragozzi è bellina davvero? E non deve essere cattiva come la dipingete voi altri.

Varni, che sapeva stare al mondo, taceva. Allora la moglie seguitava:

— Peccato che sia così stupida! Si vede; non ha gusto. Oh quell’abito! E quegli occhi di bambola? Che stupida!

Senza essersi mai detta una parola la signora Gilda e la signora Cloe parevano conoscersi anche loro da più di vent’anni.

***

Un giorno Aldo Varni, elegante e sorridente al solito, giunse con modi di fretta insolita e non si sedè. Non poteva trattenersi.