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76 | dall'eldorado |
Edon veniva da un luogo ove tutti gli abitanti volavano, e come era stato rapito dal vento. E poichè i giornali avevano preannunciato un ciclone in viaggio dall’Atlantico, giustamente il socialista pensò che l’amico proveniva da una qualche terra d’America; la quale, abbondando di ciottoli ch’erano smeraldi, rubini, diamanti e pezzi d’oro, doveva essere l’Eldorado.
III.
....— E perchè fuggire da un paese come l’Eldorado?
— Ero infelice — mestamente rispose Edon, e rilevò gli occhi dal vocabolario italiano-volapuk che Polla, la mattina, gli aveva portato a casa e da cui egli in due ore aveva imparato quanto linguaggio basterebbe a certi eruditi professori per uso domestico se non universitario.
Alla risposta dell’amico, Polla s’intenerì. Non potendo credere che in un paese dove per le vie e per i campi tutti potevano raccogliere di quei tali ciottoli, ci fossero divisioni di classi, nè che dove gli uomini volavano ci fossero tiranni e mancasse la libertà, pensò che qualche terribile sventura, fuori dell’ordine economico e politico, avesse colpito l’uomo a lui caro, ormai,