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72 | dall'eldorado |
gnore, potrebbe vivere allegramente, conservatore o borghese, anche in Europa. E i compagni? e la promessa fede? e l’aiuto al partito? e la teoria di Marx? e l’evoluzione pacifica? e tutti i problemi economici e sociali? Sciocchezze! Adesso un problema solo aveva da risolvere: in che modo salirebbe fin lassù alla sua stanza, al quarto piano, ahi, con la testa in giro e le viscere commosse.
Nondimeno, e dopo molte pause, vi giunsero sane e salve la sporta e la bottiglia; e lui, senz’altro male che dolori forti come morsi. Ma allorchè intoppava la chiave Polla udì ridere dentro la camera. Aperto che ebbe, lo straniero gli venne incontro con viso di giocondità cordiale e con graziosi inchini.
— Ridete? — gemette Polla abbandonandosi su d’una seggiola. — Io invece sono rovinato! Accidenti...! Mai più estratti! mai più peptoni! — Quindi premendosi con le mani: — Oh che male allo stomaco! — aggiungeva. — Oh che male alla pancia!
— Stomaco?... Pancia?... — ripetè l’altro, che non essendo tanto afflitto dalle doglie dell’amico quanto studioso d’apprenderne e ritenerne il linguaggio, indovinava dagli atti il significato di quelle parole.
— Se provassi — continuava Polla — se provassi a mandar giù un po’ d’acqua, o un sorso di barolo?...
— Barolo? — ripetè lo straniero. E sorriden-