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42 | doni nuziali |
Perchè, si sa, i parenti che non hanno più cuore che quattrini, presto o tardi ti fan scontare le carezze e i regali. Ma io....
— Oh sì! lei è buono; mi ha sempre voluto bene.... — interruppe Terpalli.
— Mio dovere. Dunque?
— Non so....
— Al corredo ci avrà pensato la mamma della sposa; alla mobilia ci hai pensato tu. Scommetto anzi che hai provveduto a tutto, da bravo omino; che non vi manca proprio nulla!
— Ho fatto il possibile...; ma provvedere a tutto..., capirà....
— Ti bisognano tovaglie e salviette? Hanno aperto un bel negozio in via Garibaldi....
— No: grazie; ne abbiamo.
— Seggiole?... Tende?...
— Grazie....
— Che imbroglio, Signore Iddio! Parla! Di’ su! spiegati!
— Faccia lei!... Quel che vuole....
— Quel che voglio? Io non voglio niente, io! L’orologio? l’hai. Vestito, sei vestito.... A meno che non ti bisognasse.... Oh! Vuoi un bel lume?
— Piuttosto...; giacchè lei è così buono, se crede...; se non le par troppo...; anche la Gigia gradirebbe «un servizio da caffè».
Pareva avesse invocata una cosa dell’altro mondo!
— Un servizio da caffè? — esclamò lo zio.