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34 la giocatrice


zione d’un istantaneo volo, d’un rapido rovescio, d’una botta tremenda a terra per cui l’anima s’insaccasse e profondasse nel corpo e il corpo si schiacciasse.... Tutto ciò in due secondi! La catastrofe d’un sogno mortale; la realtà d’un salto mortale!

Dal cielo in terra! Gesummaria, che disastro! In terra, fermi, inerti, tutti e due; anzi, tre, con la charrette senza stanghe.

.... Nè prima Gianni ebbe certezza di non essersi rotto nulla, che si vide appresso, morta, Claudia; vide quel della bicicletta accorrere a loro; vide già lontana lontana correr via, maledetta!, Luisella; poi non vide più che la signora, morta!

— Claudia! Claudia! — invocava disperato, anelante, bianco di terrore in faccia, e tutto inzaccherato. Ma il ciclista giungeva avvertendo: — Io medico! medico, io! — ; e affannoso anche lui, colui s’inginocchiò a slacciare il busto della poverina e a richiamarla in vita; mentre Gianni, che non aveva mai vista una donna svenuta, si strappava i capelli e ripeteva: — Morta!

Ma ecco il miracolo: rinvenne: sospirò: emise un gemito lungo....

— Rotta! — fece lo straniero nel deporla con cura.

Gianni lamentava: — Claudia! Claudia! Ah sì! la poverina s’era rotto un braccio! Ora bisognerebbe descrivere l’animo di Limosa, in cui combattevano e si confondevano