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290 | in arcadia |
chi non fa a vostro modo è un birbone? Chi siete, voi?
Ribattè, umile, il vecchio:
— Io? niente! Sissignore, io non sono niente! Ma la processione non è solo lei che la fa! e la processione andrà dov’è sempre andata; glielo garantisce a lei e a tutti gli ingegneri della madre terra, Carlone della Ca’ scura!
Fu in queste parole una semplicità così dignitosa, una tal fermezza quasi solenne, che il curato ebbe nell’animo un consiglio di prudenza; e si sarebbe contenuto in modi remissivi, se già prima non avesse meditate e predisposte le minacce che dovevan servirgli a mezzo estremo. Come contro sua voglia, queste gli scapparon fuori in fretta.
— Ah sì? Bene, bene! Tutti abbiamo da morire...; voi non siete più un ragazzo. La morte non guarda in faccia neanche ai giovani; da un momento all’altro.... Ricordatevi che mettere la disunione in una parrocchia è come metterla in una famiglia; ricordatevi che al curato si deve ubbidire come a un padre di famiglia; ricordatevi che le prepotenze si scontano, presto o tardi, e che un’offesa fatta alla madre della Santissima Vergine, a Sant’Anna....
— Io non so neanche chi sia Sant’Anna! — proruppe Carlone, di subito arrossato in volto, preso da un oscuro timore che quei ricordatevi gl’incutevano; e tratto anche lui, contro sua voglia, dai gangheri.