Pagina:Albertazzi - Novelle umoristiche.djvu/243


il polso 229

sono tanto sicuro, che solo per ciò un cavaliere come sono io ha potuto attaccar briga con un cavaliere come siete voi!

A tali parole il marchese sorrise, e porgendo la mano ferita all’amico:

— Conte La Fratta — esclamò contento — , io vi ringrazio!