Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
226 | il polso |
sforzo di galanteria cercò di baciare la destra dal polso febbrile e loquace. Ma la marchesa ritrasse la destra; ond’egli, senza guardarla, di corsa uscì dalla camera.
La tenda era appena ricaduta dietro di lui quando la dama, alzatasi vispa e gaia come quella che da un mese non aveva avuta emicrania, con un lungo sospiro di soddisfazione esclamò: — Finalmente!
Indi si chiese: «Perchè non dir tutto all’abate Fantelli?»
Egli solo, infatti, avrebbe saputo spiegarle da che mai il conte avesse ricevuto la rivelazione improvvisa. «Gli dirò tutto — fece — ; e che egli rida e il mondo rida! Anzi!»
Infatti porgendosi vittima volontaria alla derisione del mondo, ella dava al marito una prova d’amore sublime fino al sacrificio, e, sollecitato e disposto da quella al suo amore, il marito non avrebbe più resistito — n’era certa — alle altre prove e più seducenti prove del suo amore.
🟌
Intanto La Fratta, di ritorno dalla dura battaglia, contemplava la gravità della propria sconfitta e cercava rimedio a quello de’ suoi affetti che dolorava ferito: l’affetto di sè; giacchè l’altro pareva rimasto estinto di colpo. Rifletteva il conte che raccomandando alla dama di ta-