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una “scampanata„ 215


Ebbene: la virtù fu premiata; Fulgenzio lasciato tranquillo; e, per emulazione più che per burla, i giovani gettarono i recipienti sonori, i campanacci e i corni; e in mancanza di donne, si misero a ballare tra loro, intanto che Fulgenzio attingeva e offriva il vino attorno con viso lieto.

— Chi ne vuole, ragazzi?... È poco, ma volentieri.... Finchè ce n’è!... Di cuore!

Quando egli ebbe vuotato il bigoncio e il trombettiere perduto il fiato, tutti ripresero gli strumenti del baccano.

Adesso però ciascuno dava dentro nel suo con l’anima d’un inno glorioso.

.... — Felice notte!

— Viva gli sposi!

— Viva l’amore!

— Viva l’allegria!

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....E finalmente gli sposi andarono a letto, felici per il sollievo del peso che aveva preoccupato a lungo il loro animo; per il piacere d’una vittoria guadagnata, in disuguale battaglia, con l’astuzia; per la gioia d’essersi sottratti, anche in avvenire, a beffe o biasimi, meritando invece indulgenza e benevolo ricordo.

E aggiungendosi a ciò un eccitamento intimo, di reciproca gratitudine, e la certezza di giorni