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una “scampanata„ 207


— Si pubblica per la prima volta la domanda di matrimonio di Fulgenzio Landi con la Violante Stradelli vedova Faziòli.

E, dopo, la fidanzata non osava più uscir dalla porta di casa, avvelenata in casa dalle canzonature dei nipoti e dei pronipoti; nè il fidanzato osava cercarla. Essa ignorava in che modo resisteva lui alla tempesta. E Fulgenzio sorrideva e taceva.

«Presto o tardi smetteranno!»

Altro che smettere! Dio sapeva quel che preparavano per il dì delle nozze!

Fortunatamente l’arciprete ebbe un buon consiglio; e allorchè, nel gran giorno, la gente accorse alla prima messa per assistere allo sposalizio, apprese che da due ore gli sposi eran già fatti e che già erano a casa loro.

— Stamattina ce la siam cavata — sospirava la Faziòla. — Il peggio sarà stasera.

Ripeteva Fulgenzio:

— Non ci pensate.

Intanto si vedeva che lui ci pensava.

Attendevano, intanto, a riordinar la casa, oh senza alcuna smania di sposi novizi!: irritati, al contrario, che a loro due, così quieti e consapevoli degli anni e dei malanni che portavano addosso, il mondo attribuisse simili sciocchezze.

Molte erano le faccende. Anzitutto, il letto, primo talamo della Faziòla, da riconnettere; e i pagliericci da riempir di foglie, e i cuscini da