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120 | il cappello del marito |
tante angustie? tanti sforzi? Per la famiglia; per i figlioli.
Logoratasi l’esistenza, Alfonso sarebbe morto non vecchio, ma avrebbe lasciato in buona condizione i suoi cari: i figli sarebbero cresciuti onesti con poca fatica; i nipoti benedirebbero un giorno la memoria dell’avo che loro tramandava una cospicua eredità di quattrini e di virtù.
«Tua moglie ti tradisce col tuo miglior amico!»
Il disonore! il tradimento! la felicità distrutta; perduto ogni affetto, ogni bene! Una tempra d’acciaio spezzata d’un colpo; una vita rigogliosa, fulminata! Infamia! Infamia!... Ahi!
Giulio palpita; tace; si ascolta: gli pare che gli si sia rotta qualche cosa dentro: un rovescio: un disastro. E non è nulla; non è altro che il risveglio della coscienza.
E tornano i ricordi; e si rivede ragazzo compagno di Alfonso, quando Alfonso, generoso fin d’allora, a scuola, gli dava a copiare i compiti; e si rivede uomo quando Alfonso, fuori d’ogni sospetto, gli annuncia il suo matrimonio, gli presenta la moglie, l’invita a pranzo. Disgraziato! disgraziati entrambi: lui e Alfonso! disgraziati tutti e tre, anche Giovanna!
— Porta questo cappello al signor Varchi: se non c’è, aspetta; e prendi il mio! — Galardi comandò fieramente al servo accorso allo scampanellare spaventevole.
Ma pochi minuti dopo il servo rientrava, es-