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il cappello del marito 115


— Lei ha tutte le qualità che rendono felice una donna. — E queste parole, purtroppo, logicamente traevano in perdizione chi le pronunciava.

Alla vigilia della quale perdizione, mentre Giulio scongiurava Giovanna di recarsi il domani a vedere il suo elegante appartamento di scapolo e gli oggetti d’arte che vi aveva raccolti, ed ella ricusava sorridendo, eppoi, fidandosi alle promesse e ai giuramenti di lui, rispondeva sì, con le lagrime agli occhi; mentre ciò avveniva, a un tratto, Giulio e Giovanna impallidirono: i passi di Alfonso nella stanza attigua!

Lei e lui mormorarono:

— Sì sì: nulla di male....

— Questa non è che una visita di dovere...

— Come mai è venuto a casa prima del solito?...

— Se la cameriera gli ha detto che ci siete, vi vorrà a desinare.

— Ah no! Non ci resto, oggi!

Alla vigilia di quel giorno, egli non tollererebbe discorsi di rendita «in rialzo» e «in ribasso»; di «esportazioni» e «importazioni».

E Giulio se n’andò per sfuggire all’amico, che già odiava; infilò rapido, all’ingresso, il soprabito, prese il cappello, e via.

Via per la strada con l’intensa, confusa gioia che precede una gioia attesa imminente. Non gli sembrava vero: «Giovanna, dimani, da me!»