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il cappello del marito | 107 |
teggiatore fortunato. Ma se per lui una donna tirava l’altra come le ciliege, anche per lui una bugia tirava l’altra; onde la fatica di arrestarne il corso a tempo debito e di mescolarle convenientemente con la verità.
E però, bisognoso di riposo e voglioso di sincerità, a quando a quando Giulio visitava l’amico Varchi e si distraevano a vicenda; l’uno con i racconti sinceri, nudi e crudi, delle sue avventure e l’altro con le relazioni de’ suoi affari sempre più gravi, sempre più intricosi.
— Che c’è di nuovo lassù? — domandava Alfonso.
— Che c’è di nuovo quaggiù? — domandava Giulio. Distinguevano così il mondo in cui vivevano, compatendosi reciprocamente.
— Ma perchè porti quel colletto? — chiedeva Varchi.
— È di moda.
E Varchi chinava la testa e pensava:
«Bisogna proprio essere ingenui a impiccarsi per la moda!»
— Ma perchè ti preoccupi tanto delle elezioni comunali? — chiedeva Giulio.
— Dovere di cittadino!
E Galardi chinava la testa e pensava:
«Che ingenuo!»
Nè un’amicizia tanto cordiale, disinteressata, antica e fedele potè essere interrotta allorchè Alfonso Varchi prese moglie.