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dall'eldorado | 91 |
che la perfezione è noiosa per sè stessa e che la vita in Eldorado è pur troppo quasi perfetta. Imaginate dunque come si sbadiglia nei nostri teatri!
Per fortuna la piccola orchestra, nell’intervallo, cominciò a stonare in tal modo il valzer della Madame Angot che Polla fu costretto a turarsi gli orecchi. Ed ecco che quando scostò le dita, udì Edon mormorare in estasi:
— Questa è musica! — L’amico cantarellava, accompagnando le stonature e stonando allegramente per conto suo.
Non solo! Non solo! Voleva anche giustificarsi!
— La nostra musica suscita desideri incerti, desideri e sensazioni dell’infinito; fa piangere...; fa male. La vostra al contrario, che delizia!
Per non arrabbiarsi, il socialista chiese:
— E in letteratura voi come state?
Risposta:
— La nostra poesia è di una nobile semplicità, non nego; ma così semplice che tutti la capiscono. Si scarseggia pure in aggettivi, pretendendosi dipingere con l’armonia e con la precisione dei vocaboli. Ora io domando a voi se la poesia, che di sua natura è sublime, dev’essere semplice e compresa da tutti e se si può dipingere, fuori della fotografia, senza colore!
— E la pittura? e la scultura?