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La ciocchettina 63


L’Ida si morse le labbra; l’Olga rise sguaiatamente, e aggiunse: — Poco male! Tanto, morto un papa, fatto un altro!

— Siete cattive! — allora esclamò l’Ida con la voce piena di pianto. — Io ho scherzato, e voi....

— Brutto scherzo! — interruppe, senza guardarla, l’Adriana, con solennità di rimprovero. — Brutto scherzo! Quel che hai detto è peggio che dire: “lontan dagli occhi, lontan dal cuore„; è come dire: “io non ti ho mai voluto bene, t’ho lusingato, e tu, sciocco che sei, m’hai dato mente„. Anche peggio! È come dire: “a me non m’importa proprio niente della guerra, e che molti ci muoiano, e che tu ci muoia; io mi diverto lo stesso„. Un uomo che abbia del sangue nelle vene e innamorato, a udir di queste belle proposizioni commetterebbe fino un delitto. Immaginarsi Gustavo! Mi ammazzerebbe!

(Bum!)

E l’Olga:

— Il mio Attilio mi scrive sempre: “Non mi abbandonare, per carità, per l’amor di Dio!„ Se imparasse che io a dimenticarmi di lui ci durerei così poca fatica e che già prima che morisse avrei il coraggio di pensare a un