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36 | il diavolo nell’ampolla |
istantaneamente, quel trotto, un galoppo furioso, il rombo di cento cavalli sfrenati in una confusione enorme. Una confusione enorme, dentro, nel cuore; dentro nel cervello. Un crollo, uno schianto dell’universo; e il sole rosso, di sangue. — Gesummaria!
Tentò d’alzarsi in piedi. Ricadde.
L’Assunta, che rincasava con una grembiulata di duri radicchi e d’ispide cicerbite, credendo che il curato dormisse, lo sgridò:
— Dorme al sole? Fa male.
Ma accostatasi vide meglio; e si diè a urlare:
— Andrea! Andrea!
.... Presto la voce della disgrazia corse dalla canonica alla prima casa; di là, per tutta la parrocchia. In paese portò la notizia il medico: il quale era giunto lasssù quando non gli restava che constatare il decesso, per aneurisma. E uno, entrando all’osteria del Gallo, annunziò:
— È morto d’un accidente il curato del Palesio.
L’Americano stava giocando. Volse il capo; e rimase con le carte a mezz’aria. Appena però Bisaccia, il commerciante, che mangiava in disparte, ebbe esclamato: — Gli ho pagato sta-