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Le figurine | 13 |
cuore. E quando è pieno, basta un niente perchè trabocchi.
No! Si Contenne. Il bambino, di sopra, chiamava: — Babbo! babbo! — ; scendeva.
Gli mosse incontro; lo prese per mano gridando: — Vieni a vedere, Giorgio, cosa ti ho portato!
E con lui andò a staccar dal chiodo la bisaccia; si sedè, con lui accanto, alla tavola, presso alla finestra; introdusse la mano nel tascapane, adagio, per aumentar l’aspettazione gioiosa.
Ma — addio pastorino di terracotta! — : la mano ne toccò due, tre pezzi.
Forse aveva sbattuta la bisaccia salendo in treno, o scendendo? Non importava saper il come e il perchè; era rotta, ecco!
Ne ritrasse i pezzi, li osservò, e allora — basta un niente quando il cuore è troppo pieno — allora stringendo di più a sè il figliuolo col braccio destro, distese il braccio sinistro su la tavola, vi appoggiò la fronte e ruppe in singhiozzi.
Il bambino taceva. Stupito, considerava la figurina infranta e il padre piangente. Ma si divincolò.
— Aspetta, babbo! Lasciami andare! Lasciami andare!